La ferrovia Cosenza – San Giovanni in Fiore nasce nei primi anni del Novecento nell’ambito di un progetto ben più ampio di collegamento trasversale Tirreno – Jonio attraverso il capoluogo bruzio e la Sila. Mentre il tronco che dalla costa tirrenica avrebbe raggiunto Cosenza fu realizzato dalle Ferrovie dello Stato, la restante tratta da Cosenza a Crotone entrò a far parte del mastodontico progetto delle Ferrovie Calabro Lucane, una fitta rete di oltre 1200 km di linee ferrate secondarie che avrebbero permesso alle aree interne di Calabria, Basilicata, Puglia e Campania meridionale, di collegarsi con le più importanti città, oltre che di connettersi alla rete ferroviaria nazionale e, di conseguenza, permettere anche alla gente ed all’economia delle zone più remote di raggiungere con relativa rapidità il resto del Paese e del mondo, motivo per cui resta subito evidente l’importanza sociale rivestita da queste piccole-grandi linee ferroviarie. Realizzata, al pari del resto della rete FCL, a scartamento ridotto 950mm, la ferrovia Cosenza – San Giovanni in Fiore si distacca dalla linea per Catanzaro nella stazione di Pedace, 7 chilometri a sud di Cosenza, mostrando fin dai primi chilometri il suo carattere: una repentina successione di curve e controcurve in costante ascesa, superando profonde e strette vallate con maestosi ponti, alternando tratti attorniati dal verde della flora presilana a terrazze naturali dalle quali scorgere panorami mozzafiato.